Il lato oscuro della transizione energetica: quanto è pulita l’energia pulita?

Tra le tante cose davvero belle di questo intensissimo periodo di lavoro, c’è il fatto che sto collaborando con l’Università Statale di Milano a un progetto che mi vede coinvonta come giornalista insieme a docenti e ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra per un corso sull’Economia Circolare rivolto agli studenti delle scuole superiori.
La nostra prima incursione ha avuto luogo un paio di settimane fa nella Bergamasca dove abbiamo tenuto un corso davvero disruptive su problemi e soluzioni.
Dei contenuti che sono emersi, ho parlato stamattina sugli schermi di Teletruria dove ho affrontato il tema – difficile ma nevralgico – del costo reale dell’energia pulita considerata dal punto di vista del LCA (analisi del ciclo di vita): uno strumento che misura l’impatto ambientale non solo in base alle emissioni prodotte o evitate in loco ma anche in base alle fasi di costruzione (approvigionamento delle materie prime necessarie, estrazione mineraria in primis) e smaltimento.
Nell’arco di una prospettiva olistica, quindi. Un tema a cui – io che in quanto giornalista costruttiva mi occupo di “soluzioni” – tengo moltissimo perché trovare UNA soluzione non basta (così come, nei gialli, non basta trovare un supposto assassino) se poi la soluzione – applicata senza cognizione di causa – rischia di fare più male che bene.

Giornalismo costruttivo, urban mining ed economia circolare dei rifiuti

economia circolare dei rifiuti e giornalismo costruttivo

Come ospite per BuoneNotizie.it alla Rassegna Stampa di Teletruria condotta da Gloria Peruzzi, oggi ho parlato di un tema che ultimamente mi sta interessando parecchio: urban mining ed economia circolare dei rifiuti.

Nell’ambito del riciclo dei rifiuti, infatti, sta iniziando a emergere in modo massiccio la tendenza virtuosa ad allargare il campo del riciclo nella direzione di una vera e propria economia circolare del rifiuto. Questo, in Paesi come l’Africa (ma non solo) sta iniziando a tradursi anche nell’incremento di nuove opportunità lavorative oltre che in uno strumento di riduzione delle emissioni da anidride carbonica.

Ne parlo qui, utilizzando gli strumenti di analisi del giornalismo costruttivo, la corrente che seguo e di cui sono docente per l’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo.